A Milano l’alta cucina arriva in ospedale: ad aprile, nella casa di cura “La Madonnina” – del Gruppo ospedaliero San Donato – ha aperto i battenti l’EAT Restaurant, il primo ristorante che porta in corsia le creazioni firmate dai giovani chef stellati dell’JRE (Jeunes Restaurateurs d’Europe), prestigiosa associazione che riunisce i nomi più promettenti del panorama culinario internazionale. A promuovere l’iniziativa Paolo Rotelli, presidente del Gruppo ospedaliero San Donato (GSD), insieme a Gilda Gastaldi, fondatrice del progetto EAT Alimentazione Sostenibile, lanciato nel 2009 dal GSD, che porta i principi dell’alimentazione sana all’interno di scuole e mense aziendali.
Il menu è pensato principalmente per gli ospiti della clinica – a coloro che non hanno la possibilità di spostarsi i piatti vengono serviti direttamente in camera – e si basa su pietanze cucinate con ingredienti stagionali e legati al territorio, presentati in maniera sfiziosa ma leggera – delicati risotti con gli ortaggi a chilometro zero, guazzetti di pesce freschissimo e cremose vellutate –, secondo le linee guida dei nutrizionisti del Gruppo ospedaliero San Donato e tenendo conto, naturalmente, delle esigenze nutrizionali dei pazienti. Per trasformare il pasto in ospedale, che spesso è visto come un ‘sacrificio’, in un momento piacevole che possa influire positivamente anche sull’umore delle persone ricoverate.
Ma l’EAT Restaurant è aperto a chiunque, a quanti lavorano nei dintorni della Madonnina – che è situata in Via Quadronno, nel centro di Milano –, così come ai turisti o ai professionisti in viaggio nel capoluogo lombardo, sia a pranzo che a cena. “Vogliamo uscire dalle mura ospedaliere e ‘contaminare’ in modo sostenibile gli ambienti che ci circondano – spiega Paolo Rotelli in una nota – per promuovere, anche attraverso il piacere della tavola, l’idea di prevenzione del Gruppo San Donato”. Un’idea basata sul principio che una cucina di qualità – che asseconda il ritmo delle stagioni, privilegia cibi che contengono fibre e vitamine al posto di quelli ricchi di zuccheri e poveri di nutrienti, ma senza rinunciare al gusto – sia il primo passo per vivere bene.