Il succo che se ne ricava è tra le bevande più indicate durante l’inverno, perché permette all’organismo di fare il pieno di vitamina C e di preziosi antiossidanti, che rafforzano le difese immunitarie e tengono lontani raffreddori e malanni di stagione. Ma il pompelmo non si presta soltanto alla preparazione di salutari spremute: poco diffuso fino a qualche decennio fa, oggi al contrario viene utilizzato a tutto pasto, diventando protagonista di insalate, carpacci, persino di primi e secondi. Il merito è del suo sapore piacevolmente aspro, che lo rende adatto alla realizzazione di raffinate pietanze salate.
Sia quello giallo – che nasce dall’innesto tra l’arancio dolce e il pomelo, un agrume orientale dalla caratteristica forma a pera – che il rosa – derivato dall’unione del pompelmo tradizionale con l’arancia –, più dolce, sono ottimi per portare in tavola ricette veloci e gustose. Come le insalate, in cui è preferibile abbinarli con ingredienti dal sapore più corposo, come scaglie di parmigiano o pecorino, gamberi o salmone affumicato, frutti esotici come l’avocado o la papaia, oppure – per un risultato superleggero e disintossicante – con i finocchi o gli spinaci a crudo. Perfetto come antipasto per una cena in compagnia è il carpaccio, con la bresaola – per un’alternativa alla versione classica con il grana – o con il pesce, per esempio con salmone, pesce spada o spigola.
E coloro che amano sperimentare ai fornelli possono utilizzare il succo di pompelmo nei risotti – al posto del vino bianco, facendolo evaporare dopo aver tostato il riso – o per insaporire e dare morbidezza a straccetti e bocconcini di pollo e tacchino, arrosti, gamberoni saltati in padella e scaloppine di vitello o maiale.
Naturalmente questo agrume si presta anche alla preparazione di deliziose marmellate, ciambelloni e muffin – in questo caso può essere utilizzato al posto del latte per un risultato soffice e leggero –, ottimi per la prima colazione e la merenda dei bambini.