I principali cibi e pietanze della Dieta Mediterranea rappresentano la miglior cura a molte patologie e contribuiscono in maniera determinante alla prevenzione contro alcune delle malattie più diffuse. Il mangiar sano e genuino, però, non basta a star bene se non è associato ad una attività fisica quotidiana. E’, in sintesi, il pensiero del prof. Enrico Roda, uno dei protagonisti della 26a edizione di Sana, il Salone del biologico e naturale, che si è svolto a Bologna dal 6 al 9 settembre. La parola d’ordine è seguire stili di vita sani, cominciando con – o comunque facendo durante il giorno – una bella camminata.
E quest’anno il Salone si è aperto, il 6 settembre, proprio con la “Camminata per la salute” che si è snodata da Piazza Santo Stefano, nel cuore del centro storico di Bologna, fino al Santuario della Madonna di San Luca, la basilica che si trova sul Colle della Guardia che domina la città. “Siamo impegnati in collaborazione con il SANA in un’opera di disseminazione divulgativa della cultura della salute – spiega il professor Roda – e abbiamo pensato di cominciare con una camminata per promuovere l’attività fisica, in particolare il camminare, come ingrediente fondamentale per mantenersi in buona salute”. Il professore oggi è considerato tra i maggiori esperti di nutraceutica, la disciplina che si propone di curare le patologie attraverso l’alimentazione. Nutracetica, infatti, è un termine che deriva dalla crasi tra “nutrizione” e “farmaceutica”. Questa disciplina, che trova sempre maggiore interesse, punta su alimenti tradizionali integrati, in una nuova formulazione con nutraceutici, sostante naturali che, associate ai cibi, diventano preziose alleate della nostra salute e longevità.
L’approccio alla Dieta Mediterranea è cambiato. Non più indicazioni sulle abitudini alimentari tout court (ciò che si deve o non si deve mangiare) ma una filosofia a 360° (un ritorno alla origini?) considerando l’intera filiera: dalla terra alla tavola. Si parla tanto di Dieta Mediterranea e di attività fisica da associare all’alimentazione ma c’è ancora molto da fare “per riuscire ad arrivare alla gente comune e disseminare la cultura della salute”, insiste Roda.
Nella nutraceutica la parte del leone la fanno le proteine vegetali, che hanno un ruolo fondamentale nella salute perché sono “svestite” dai grassi. “Bisogna puntare sulla pasta e alle cosiddette super paste – spiega il gastroenterologo – cioè alle paste che da sole condensano i tradizionali primo e secondo piatto. Se infatti si integrano nella pasta le proteine vegetali e come condimento utilizziamo prodotti ricchi di nutraceutici oppure di verdure, abbiamo già l’apporto necessario per il nostro corpo”. In questo modo, secondo l’esperto, si può sconfiggere l’obesità e si possono ridurre i rischi di cancro e malattie cardiovascolari. Lo stesso discorso vale per il caffè e per il vino, che grazie agli studi scientifici possono essere integrati e diventare super caffè e super vino. “Ormai tutti gli studi hanno abbattuto il vecchio pregiudizio della medicina secondo il quale il caffè fa male: non è così. Anzi, la durata della vita – afferma Roda – dipende anche dal numero di caffè bevuti. Recenti studi hanno dimostrato, per esempio, che chi beve caffè riduce della metà la probabilità di ammalarsi di cancro al fegato”.
Enrico Roda
Enrico Roda
Gastroenterologo di fama internazionale e presidente della Fondazione Istituto di Scienze della Salute. Fino al 2010 Direttore della Scuola di specializzazione di gastroenterologia dell’Università di Bologna e Responsabile dell’Unità operativa di Gastroenterologia del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna, oggi è considerato tra i maggiori esperti di nutraceutica.