Il riso è un cerale nobile e costituisce l’alimento principale di circa la metà della popolazione mondiale per questo viene coltivato in quasi tutti i paesi del mondo. Sulla tavola degli italiani è un alimento che a volte viene un po’ sottovalutato perché spesso gli viene preferita la pasta. Questo non accade però nelle regioni settentrionali del nostro paese perché, oltre ad essere presente in numerose ricette della tradizione, è una coltura molto importante per l’economia, l’Italia è infatti il primo produttore di riso europeo e commercializza ben 140 diverse varietà di questo cereale.
Spesso si sottovaluta l’importanza della qualità da utilizzare in cucina, ma per ottenere i migliori risultati si deve tenere in considerazione che ogni ricetta ha il tipo di riso ideale, in grado di renderla davvero speciale. Se si vuole essere davvero sicuri del risultato dunque, è meglio scegliere con cura la varietà più adatta.
Se dovete preparare minestre o dolci l’ideale è il riso Originario o il Balilla entrambi crescono molto in cottura perché hanno un grande potere di assorbimento dell’acqua e, di conseguenza, anche dei sapori del condimento.
Il Carnaroli invece è il Re dei risotti perché non scuoce facilmente e non si disgrega in cottura, anche se spesso gli viene preferito il Vialone Nano, una qualità che nel Triveneto si coltiva fin dal 1945 e che vanta la certificazione IGP.
Anche l’Arborio è indicato per la preparazione dei risotti. È una qualità tipica del Vercellese ed è caratterizzato da una buona capacità di assorbimento del condimento.
Il riso Parboiled è trattato in un modo speciale grazie al quale tiene particolarmente bene la cottura e si presenta con chicchi molto distaccati, per questo è l’ideale per le insalate.
Ci sono poi delle qualità di riso tipicamente orientali, adatte dunque per le preparazioni etniche, ad esempio il Thai, tipico del Sud-Est asiatico con chicco lungo e dal sapore speziato o il Basmati, molto aromatico e perfetto per preparare il pilaf. Se invece volete cimentarvi nella preparazione di un sushi casalingo il più indicato è il Biyori.
Il riso Venere è una varietà tipicamente italiana, coltivata nel vercellese, la cui particolarità è il suo colore, ha infatti chicchi arrotondati e di color ebano, per questo viene comunemente chiamato ‘riso nero’. È un riso integrale, ha dunque bisogno di 40/45 minuti di cottura.