È un’Italia tutta da ‘gustare’ quella raccontata da Exploreat.eu, la nuova piattaforma online nata per valorizzare le eccellenze – storiche, culturali, paesaggistiche – della Penisola partendo dal cibo, dai prodotti e dalle ricette regionali che sono il simbolo della nostra gastronomia nel mondo. Exploreat si propone di “fornire un nuovo modello di relazione e originali prospettive dalle quali scoprire l’Italia”, come dichiarano gli ideatori. Partendo da una destinazione, che l’utente inserisce nel motore di ricerca, vengono proposti itinerari che coniugano l’offerta culturale, turistica o ambientale a quella enogastronomica. Come ad esempio il tour in bici nelle campagne alle porte di Milano, tra le cascine in cui viene prodotto il formaggio, per scoprire un’inedita oasi di tranquillità a due passi dalla grande metropoli; oppure passeggiate nel centro storico di Altamura, per visitare uno degli antichi forni dove nasce il suo famoso Pane DOP e assaggiare bruschette e focacce calde; o ancora, cavalcate tra le colline del Chianti, per sorseggiare il vino direttamente in cantina.
Lanciato ai primi di febbraio dalla start-up di Foligno Imago Srl, Exploreat è il primo portale made in Italy interamente dedicato al booking enogastronomico, che permette di scovare particolari itinerari del gusto nel Belpaese e di prenotarli direttamente dal proprio computer, tablet o smartphone. Per ‘esplorare’ e ‘mangiare’, come suggerisce il nome del sito, o meglio, per assaporare le specialità locali e conoscere le particolarità dei luoghi in cui vengono prodotte – castelli, musei, paesaggi, ma anche cantine, caseifici e aziende agricole –, accompagnati da una guida del posto.
Per scegliere un itinerario basta digitare il nome della località che si desidera visitare – oppure di una pietanza, di una specialità, di un vino – in homepage o navigare tra le diverse sezioni del portale per trovare la proposta più stuzzicante. I percorsi – che durano mezza giornata o un giorno intero – sono pensati per gruppi di amici, coppie o famiglie, per gli amanti dell’avventura e per chi è semplicemente in cerca di qualche ora di relax.
Tra sapori dimenticati ed eccellenze da riscoprire
Tra sapori dimenticati ed eccellenze da riscoprire
Ai viaggiatori che preferiscono vacanze slow e sostenibili Exploreat propone itinerari nel verde e nei piccoli borghi – da cui accede dalla sezione “Viaggia locale” –, lungo sentieri inesplorati e lontani dal turismo di massa, per andare alla ricerca di sapori dimenticati, ortaggi coltivati con metodi biologici, prodotti di nicchia che rischiano di scomparire dalla tavola. Tra le diverse proposte, da non perdere l’escursione tra i paesaggi mozzafiato di Albosaggio (Sondrio) per i buongustai e gli amanti della natura, con la sosta in un agriturismo della Valchiavenna per assaggiare salumi artigianali e formaggi alpini. O ancora, la passeggiata nell’incantevole campagna dell’entroterra di Finale Ligure, per vedere i luoghi dove nasce il Chinotto di Savona, il pregiato agrume oggi tutelato dal Presidio Slow Food da cui si ricava la famosa bibita, insieme a marmellate, mostarda, liquori e birra.
Ma ci sono anche le visite ai monumenti simbolo delle grandi città – undici finora quelle disponibili, da nord a sud del Belpaese –, dedicate in particolare ai turisti, con la degustazione dei piatti che le rendono famose in Italia e all’estero: a Torino, per esempio, si cammina tra Piazza Castello – con la visita a Palazzo Madama e al Palazzo Reale –, Piazza San Carlo e Palazzo Carignano, fermandosi in uno degli storici caffè cittadini per bere il Bicerin, la storica bevanda a base di caffè, cioccolato e panna fresca che conquistò Camillo Benso e altri palati celebri, da Picasso a Hemingway. A Palermo, invece, si va alla ricerca delle radici arabo-normanne della città, con un tour tra il Palazzo dei Normanni, dove sotto il Regno di Federico II fiorì la Scuola Poetica Siciliana, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, con le cupole rosse, e l’imponente Cattedrale, Patrimonio dell’Unesco, con una sosta golosa in pasticceria per mangiare i cannoli, la cassata, i san martinelli – biscotti profumati con i semi d’anice, che si bagnano nel Moscato di Pantelleria – e la frutta martorana.