È questo il periodo dell’anno migliore per acquistare i carciofi. Siamo nel pieno della loro stagione, il momento della raccolte va infatti da novembre ad aprile-maggio, per questo ora si trovano facilmente, sono buoni e non costano troppo.
I carciofi che sono più spesso presenti sui banchi di mercati e supermercati in Italia sono quelli sardi, la Sardegna infatti è la regione leader nella produzione di questa verdura, ma sono coltivati anche in Sicilia Lazio, Liguria e Campania. Le prime coltivazioni risalgono ai tempi dei Romani una verdura nota anche per le sue proprietà medicinali e che si diffuse nei secoli presso le civiltà dell’Italia meridionale e insulare.
Sono trai vegetali più ricchi di fibre per questo sono davvero molto utili al buon funzionamento dell’intestino è inoltre una buona fonte di vitamina B, C e K.
I carciofi sono alla base di moltissime ricette della cucina popolare italiana tra cui la squisita vignarola. È una ricetta di origine contadina, l’origine del nome di questa ricetta fa riferimento al vignarolo, il fruttivendolo, forse perché in origine veniva preparata con gli avanzi delle vendite quotidiane. L’origine del piatto però è incerta, forse veniva preparata dai viticoltori della zona di Velletri, una zona ampiamente coltivata con i vigneti, intorno ai quali venivano coltivate fave e piselli che sono presenti nella ricetta. I viticoltori probabilmente preparavano questo piatto al ritorno dai campi con le verdure raccolte negli orticelli, tutte da cuocere in pochi minuti.
Una preparazione da cucinare in primavera con gli ultimi carciofi, le mammole, insieme a piselli fave e magari gustare con qualche fetta di pane secco. Viene servita come zuppa lasciandola un po’ liquida oppure lasciandola asciugare di più si può servire come antipasto o come ricco contorno.
Una ricetta tramandata di famiglia in famiglia e per questo ricca di varianti. In alcune famiglie viene insaporita con della pancetta e utilizzata per condire paste o risotti.