Mangiare sanoLa zucca e i carciofi, per fare il pieno di minerali e rafforzare l’organismo; una buona tazza di brodo, corroborante ed energetica; i kiwi, per l’indispensabile apporto di vitamina C, e il melograno, poco diffuso ma ricchissimo di proprietà benefiche. Sono i cibi che, in questo periodo dell’anno, non dovrebbero mai mancare nell’alimentazione degli anziani – ma fanno bene a tutti –, particolarmente soggetti ad ammalarsi a causa di sbalzi climatici e cambiamenti repentini di temperatura. Lo afferma Rolando Bolognino, biologo nutrizionista e docente del Master in Nutrizione umana all’Università “La Sapienza” di Roma, che in un’intervista all’Ansa fornisce alcuni semplici consigli per accogliere al meglio l’arrivo dei mesi freddi.

Un organismo in salute si difende meglio dall’attacco di batteri e virus”, spiega il professore. E per irrobustire il sistema immunitario, oltre a seguire la dieta giusta, è fondamentale innanzitutto idratare adeguatamente il corpo: “Tra il 70 e l’80% degli anziani non beve a sufficienza, rischiando non solo disidratazione e affaticamento dei reni, ma anche malassorbimento dei nutrienti”. Oltre all’acqua, “sono consigliabili centrifughe o estratti”, da preparare con arance, mele, pompelmi, ananas, carote, pomodori, sedano, zucchine: leggere e dissetanti, queste bibite vitaminiche sono particolarmente preziose per le persone anziane, che spesso rinunciano a frutta e verdura per problemi di masticazione.

 

Zucca, brodo e melograno per irrobustire l’organismo

Zuppa di zuccaBrodo di polloMelograno

A pranzo e a cena via libera agli ortaggi come la zucca, costituita per il 90% da acqua e fonte di minerali come magnesio e potassio, che trasformano il cibo in energia e combattono stanchezza fisica e mentale. In questo periodo l’ideale è impiegarla per preparare calde e cremose vellutate, evitando però di frullare la zucca con la panna e preferendo addensanti più leggeri come brodo vegetale e patate. E ancora, ai carciofi – contengono potassio, calcio, fosforo, ferro, zinco –, perfetti da consumare come contorno alla carne o al pesce, cotti in un tegame coperto con olive nere, prezzemolo e un filo d’olio extravergine. E ai broccoli, che apportano rame, iodio e selenio: quando l’aria comincia a diventare frizzante, sono buonissimi saltati in padella ma anche come ingrediente di minestroni e zuppe. Largo poi al brodo vegetale ma soprattutto a quello, più sostanzioso, di pollo, che fornisce una buona quota di amminoacidi e proteine ed è indicato sia per prevenire l’influenza sia per combatterla.

Tra i frutti disponibili al mercato in questo periodo sono da privilegiare i kiwi, i più ricchi in assoluto di vitamina C (100 grammi di prodotto ne contengono ben 85 milligrammi), da mangiare a fine pasto o come spuntino. E l’autunno è la stagione giusta per portare in tavola pure il melograno, frutto poco consumato ma che, da solo, è in grado di soddisfare il 40% del fabbisogno giornaliero di vitamina C di un uomo adulto, oltre ad apportare al fisico numerose altre vitamine (B1, B2, B3, B5, B6, E, K) e minerali (potassio, zinco, rame, fosforo, ferro, magnesio, sodio, selenio, calcio).

È importante, infine, fare attenzione ai condimenti, “nell’anziano assunti spesso in eccesso per via di una ridotta sensibilità delle papille gustative”, conclude lo specialista. Meglio sostituire i dadi da brodo, costituiti da una grossa percentuale di sale, con aglio, cipolla e peperoncino, dotati di un naturale potere antibatterico e antinfiammatorio.

 

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