Materie prime a chilometro zero e legate al territorio, ma anche farciture ‘inedite’ come crema alla liquirizia o allo zafferano, noci pecan e albicocche caramellate. Nelle colombe della Pasqua 2015 l’innovazione sposerà la più squisita tradizione artigianale italiana. Ad affermarlo è l’Osservatorio Sigep, promosso dal Salone Internazionale di gelateria, pasticceria e panificazione artigianali di Rimini Fiera, che ha individuato le ‘nuove frontiere’ del dolce pasquale per eccellenza visitando alcuni tra i più famosi laboratori di pasticceria del Belpaese.
Il Maestro Pasticciere Gino Fabbri di Bologna, ad esempio, quest’anno propone alla clientela colombe impreziosite da ingredienti pregiati, come i cubetti di pasta di mandorle o le albicocche armogiane candite, originarie del Piemonte e dal gusto intenso.
Albicocche anche per Leonardo Di Carlo – visto di recente su Raidue nel programma Il più grande pasticcere, in veste di giudice –, che nella sua pasticceria di Conegliano (Treviso) farcisce le colombe anche con nocciole caramellate e noci pecan, una singolare varietà dalla forma allungata, dal guscio tenero e dal gheriglio saporito, che in Italia viene coltivata prevalentemente in Sicilia. E ancora, il maestro Iginio Massari di Brescia, affianca alle farciture particolari come zafferano e liquirizia quelle al cioccolato bianco e alla crema gianduia, oltre naturalmente alla tipologia classica con i canditi, che rimane la preferita dai clienti.
Punta, invece, sulle eccellenze locali Roberto Perotti di Lumezzane (Brescia) – presidente del Richemont Club Italia, associazione che riunisce professionisti della panificazione e della pasticceria – che nei suoi dolci impiega esclusivamente farine a km zero e lievito madre artigianale, per rendere il prodotto finale molto più soffice e digeribile. Per far felici i più piccini, infine, Roberto Rinaldini, maestro pasticcere di Rimini, ha creato la ‘Colomba nuvolosa’ senza canditi, morbidissima e al profumo di vaniglia.