A Forlimpopoli torna la Festa Artusiana, nove giorni di degustazioni sulle tracce lasciate dal grande gastronomo e scrittore Pellegrino Artusi, autore nel 1891 di uno dei più famosi libri di gastronomia, La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene, considerato il grande sostenitore dell’Unità d’Italia a tavola. Dal 20 al 28 giugno, la cittadina in provincia di Forlì-Cesena diventa la capitale della cucina italiana.
Filo conduttore di questa 19esima edizione della rassegna saranno come sempre le oltre 790 ricette racchiuse nel famoso libro, che potranno essere degustate per le piazze e le stradine di Forlimpopoli, rinominate per l’occasione come i capitoli dell’opera.
Alcune delle più antiche pietanze del Belpaese rivivranno così nei “Ristoranti in festa”, allestiti da associazioni e imprese locali nei vicoli e nelle dimore storiche della città. “L’Osteria d’la Caveja” in Piazza della Marietta, ad esempio, preparerà i famosi tortelli artusiani farciti con il raveggiolo, accompagnandoli con una crema di piselli freschi; lo stracotto di vitella, che all’epoca della pubblicazione del libro era “d’uso comune nelle famiglie della borghesia fiorentina” e il latte brulé, l’attuale crema catalana. L’Azienda Agricola “Bertozzi” di Santa Maria Nuova di Bertinoro (Forlì Cesena) proporrà invece le “bertozzette”, ovvero le polpette impastate con il lesso, “una fetta di prosciutto grasso e magro” e “condite con parmigiano, sale, pepe, odore di spezie, uva passolina, pinoli, alcune cucchiaiate di pappa, fatta con una midolla di pane cotta nel brodo o nel latte, legando il composto con un uovo o due a seconda della quantità”, infine fritte in olio o lardo e servite con un “soffrittino d’aglio e prezzemolo e l’unto rimasto nella padella”.
E, ancora, nel “Curtil ad Tiglio e d’la Vilma e chi burdel dei corsi” di Palazzo Mazzoni-Righini sarà possibile assaggiare le tagliatelle con il sugo di carne dell’Artusi, senza pomodoro, con “fettine sottili di lardone o di carnesecca (quest’ultima è da preferirsi) e sopra alle medesime una grossa cipolla, una carota e una costola di sedano, […] carne magra di manzo a pezzetti o a bracioline”, mentre nel Ristorante “Canario” di Via Vecchiazzani ci saranno baccalà e zucchini fritti, “che piacciono generalmente a tutti e si prestano a meraviglia per rifiorire o contornare un altro fritto qualunque”.