Gli italiani ne sono golosi e gran consumatori. Nella versione dura beneventana e in quella morbida di Cremona, nelle classiche forme a panetto o in quelle di bonbon, nudo o ricoperto di cioccolato, il torrone è considerato uno dei dolci italiani della tradizione, tanto che è il protagonista indiscusso di fiere e sagre.
Sebbene fosse conosciuto sin dall’antichità – è molto probabile che i testi che parlano di banchetti di epoca romana nei quali si consumavano “squisiti dolci fatti con mandorle, miele e bianco d’uovo” si riferissero proprio al torrone –, le prime fonti certe risalgono al 25 ottobre 1441. È in quella data che fu ideato, in occasione del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, dai pasticceri cremonesi che gli diedero la forma del Torrazzo – da cui il nome –, il campanile storico più alto d’Italia con i suoi 112 metri, simbolo della città di Cremona. Nel Cinquecento era già uno dei prodotti tipici della gastronomia locale, tanto da essere inviato dalla Magnifica Comunità di Cremona al senato di Milano come regalo di Natale.
E al Torrone di Cremona è dedicata la 18a edizione della Festa divenuta ormai un appuntamento fisso, in programma da sabato 15 a domenica 23 novembre. Nove giorni di eventi, degustazioni, spettacoli, incontri – tutti gratuiti – che rappresentano anche l’occasione perfetta per un piacevole weekend nella patria di Antonio Stradivari, Giuseppe Guarnieri e Andrea Amati, dal 2012 entrata a far parte del Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco per l’antica arte della liuteria che l’ha resa famosa nel mondo.
La Festa del Torrone
La Festa del Torrone
A Cremona sperano di bissare l’edizione 2013 della Festa, anche in termini di torroni venduti. L’anno scorso, infatti, sono stati registrati numeri da capogiro: 230mila golosi arrivati a Cremona dallo Stivale e dall’estero e ben 36 tonnellate di torrone venduto. Nel 2014 la Festa punta su oltre 150 aziende – tra piccole realtà artigiane e grandi industrie – provenienti dall’Italia e dal mondo che esporranno stecche di torrone di ogni forma e colore su scenografici stand allestiti nel centro e per le strade della città, trasformata per l’occasione in una grande pasticceria a cielo aperto.
Nella mattinata di sabato 22 partirà poi, dal Castello Sforzesco di Milano, la rievocazione storica – con 150 personaggi in abiti rinascimentali – del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, che arriverà a Cremona nel pomeriggio, ripercorrendo il viaggio compiuto il 25 ottobre 1441 dalla futura sposa per convolare a nozze con il duca di Milano.
Il torrone
Il torrone
Tutelato dal marchio IGP, ancora oggi è prodotto da piccole imprese artigianali a gestione familiare, che lo preparano secondo il metodo originario – riportato in un manoscritto del XVII secolo conservato alla Biblioteca Passerini Landi di Piacenza –, ma anche da numerose industrie che lo esportano in tutto il mondo. Oltre alla versione classica con mandorle intere o tritate, ormai nelle pasticcerie cittadine è proposto in diverse varianti, arricchito da frutta candita, polvere di caffè, cacao o cioccolato.
Un weekend a Cremona
Un weekend a Cremona
Non è solo la città del torrone. Cremona è molto più conosciuta nel mondo come la città dei liutai. Qui è nato Antonio Stradivari, l’ideatore dell’omonimo violino. Sono oltre duecento le liuterie che hanno fatto la storia della città – facendole conquistare due anni fa il prestigioso riconoscimento Unesco – e che è possibile vedere tutto l’anno, assistendo così alle varie fasi di lavorazione degli strumenti. Non può mancare, quindi, una visita alla Casa di Stradivari – previo accordi con i proprietari –, ma anche al complesso monumentale che sorge nella Piazza del Comune, costituito dal Torrazzo, dal Duomo, dal Battistero, dal Palazzo del Comune, costruito nel 1206, e dalla Loggia dei Militi, di origine medievale.
Cremona è poi una città d’arte, con un grande patrimonio culturale e monumentale, e vanta un sistema museale tra i più importanti a livello nazionale. Sorge sulla riva sinistra del Po e offre, quindi, l’opportunità di regalarsi un weekend naturalistico, dando agli amanti della bici e delle lunghe passeggiate la possibilità di escursioni alla scoperta di straordinari scenari immersi nel verde. Suggerimenti e consigli utili sono disponibili sul portale turismo del Comune.
La città del gusto
La città del gusto
Trascorrendo qualche giorno a Cremona per la Festa del Torrone è impossibile non assaggiare le tante prelibatezze di questa zona, a partire dai marubini, la pasta ripiena di brasato, stufato alla cremonese, salame all’aglio o midollo e cervello di manzo – la farcitura varia da una famiglia all’altra – e cotta in un ricco brodo di vitello, manzo e pollo. E poi i delicati primi con la zucca, il riis e sôca – il risotto insaporito con lardo e brodo di carne – e i tortelli provenienti dalla vicina Mantova. Tra le specialità del luogo figura anche la mostarda, in versione dolce e piccante, preparata cuocendo in acqua, zucchero, vino bianco e senape diversi tipi di frutta (mele pere, ciliegie, fichi, zucca e buccia d’arancia). Qui è immancabile nel cenone della Vigilia di Natale, accompagnata da formaggi come quartirolo, stracchino e crescenza.
Da assaggiare il salame aromatizzato all’aglio, tipico del Basso Cremonese, e i piatti a base di oca – un tempo allevata nella pianura padana –, come le briseule (braciole) o la trippa in brodo. Il sontuoso pranzo non può che terminare con la polenta dolce, un dessert di farina gialla, amaretti, uova, burro, zucchero e cannella, cotto in forno, e con la spongarda cremasca, una torta bassa ripiena di frutta secca, canditi e spezie.