negroamaro wine festival

Cinque giorni per degustare uno dei vini più pregiati del Belpaese, nell’affascinante cornice della “Porta d’Oriente”. Dal 5 al 9 giugno torna a Brindisi il “Negroamaro Wine Festival”, la kermesse enogastronomica dedicata al rosso ottenuto dalle uve delle assolate terre salentine, che porta in scena anche il meglio dell’enogastronomia della Penisola. Un evento che lo scorso anno ha richiamato oltre 200mila visitatori e che nel 2015, per la quinta edizione, si arricchisce di nuovi espositori e location inedite.

 

Il Negroamaro e i sapori di Puglia

Vino rosso_NegroamaroLe uve del Negroamaro, che arrivarono nel Salento grazie ai Greci, sono state utilizzate a lungo esclusivamente per tagliare i mosti degli altri vini. Da anni, però, nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto vengono coltivate per produrre uno dei rossi più apprezzati in Italia e all’estero. I vini che se ricavano sono scuri e leggermente amari, come dice il nome stesso del vitigno, che secondo alcune fonti deriverebbe dai termini dialettali Niuru Maru – “nero amaro”, appunto –, mentre per altri è da attribuire all’unione delle parole niger e mavros, che significano entrambe “nero”, rispettivamente in latino e in greco.

Il Brindisi Rosso, lo Squinzano Rosso, il Leverano e il Salice Salentino Rosso si caratterizzano per il retrogusto amarognolo e il sapore asciutto, che al tempo stesso è però particolarmente armonico, con note fruttate e una consistenza vellutata.

Accanto ai vini compariranno le specialità di mare e di terra del Salento, a cominciare dal purè di fave e cicoria, dalle immancabili orecchiette con le cime di rapa e dai cìciri e tria, una pasta a forma di rombo condita con i ceci.

Orecchiette con cime di rapaE poi la tagliata di carne di cavallo, molto diffusa in questa regione, e lu purpu alla pignatta, il polipo in umido cotto in un tegame di terracotta. E ancora i formaggi, come il nobile caciocavallo podolico del Gargano, tutelato dal Presidio Slow Food, i salumi, tra cui la muscisca, carne di capra o di pecora tagliata a strisce ed essiccata al sole in passato cibo dei pastori durante la transumanza, e l’olio extravergine d’oliva salentino, dal tipico sapore piccante.

 

Il percorso Tipitaly

Al centro della rassegna c’è poi il percorso Tipitaly, l’incontro della tradizione vinicola e culinaria della Puglia con quella delle altre regioni italiane. Protagonisti del festival saranno, infatti, 150 espositori che porteranno nei loro stand i migliori bianchi e rossi del nostro Paese ricavati da vitigni autoctoni, che potranno essere degustati insieme ai piatti tipici delle varie regioni. Dall’Abruzzo, ad esempio, arriveranno il Montepulciano DOC, dal fresco profumo di frutta rossa, ricavato dai vitigni delle colline di Lanciano, con il pregiato tartufo nero raccolto nei boschi regionali e gli arrosticini, i piccoli spiedini di carne di pecora alla brace che rappresentano il più famoso street food locale; dal Molise il Tintilia DOP, che nasce a Baranello (Campobasso), dalle note speziate e dai sentori di bosco e la Falanghina DOP, con il suo delicato profumo di fiori di montagna, perfetto come aperitivo o da abbinare a carni bianche e formaggi freschi.

Tra le varie le prelibatezze ci saranno, ancora, la Mozzarella di bufala campana DOP e, dalla Calabria, la piccante ‘nduja di Spilinga, il salame spalmabile ideale sulle bruschette o per condire la pasta, le cipolle di Tropea in agrodolce e la carne di suino nero, di qualità molto elevata, impiegata nella produzione di salsicce, soppressata, prosciutto, guanciale e capocollo.

 

Degustazioni e musica

Cibi e vini saranno ospitati da oltre 200 stand, collocati in uno scenografico percorso enogastronomico, artistico e culturale che coinvolgerà i luoghi più belli di Brindisi, i monumenti, il suggestivo Lungomare, le piazze – Piazza Vittoria, Piazza Mercato, Piazza Sottile De Falco, Piazza Duomo, Piazzetta Colonne, la Scalinata Virgiliana con le Colonne Romane e due nuove sedi, Piazza Matteotti e Piazza Sedile – e le strade attigue. Il tutto accompagnato dalla musica, l’altro elemento caratterizzante della cinque giorni, con le esibizioni di artisti italiani e internazionali – sassofonisti, trombettisti, chitarristi – che faranno da sfondo alle degustazioni di vini e specialità. Informazioni sul sito ufficiale della manifestazione www.negroamarowinefestival.org.

Brindisi, la Porta d’Oriente

Soprannominata Porta d’Oriente durante il Medioevo, quando i Crociati approdavano nel suo porto prima salpare verso la Terra Santa, Brindisi reca ancora oggi le testimonianze delle diverse civiltà che l’hanno dominata, dai romani fino agli svevi e agli aragonesi.

Da visitare le Colonne romane, che rappresentano il culmine di un’antica area monumentale dell’età antica, e la Scalinata virgiliana, nel luogo dove sorgeva l’abitazione del grande poeta, che morì qui nel 19 d.C.; il Castello Svevo, fatto edificare da Federico II nel 1227 e il Castello Alfonsino-Aragonese, costruito nel 1445 sul porto, per difendere la città dagli attacchi dei nemici.

Alle ricchezze storiche si uniscono quelle paesaggistiche: le incantevoli spiagge della costa salentina, che si affacciano sul Mar Adriatico, e le diverse aree naturalistiche protette, tra cui il Parco naturale regionale Salina di Punta della Contessa, uno scenario unico caratterizzato da bacini costieri temporanei che si alimentano da corsi d’acqua provenienti dall’entroterra, e l’Oasi di Torre Guaceto, che si estende su un tratto di costa incontaminato a nord di Brindisi, attorno alla Torre Aragonese.

 

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