Fra le verdi colline dell’Umbria, ad una manciata di chilometri dalla ben nota Assisi, si estende un piccolo borgo di nome Bevagna, sospeso in un eterno medioevo. Perdersi per le strade di questo gioiello significa calarsi in un’atmosfera che ci riporta indietro di un millennio, fra botteghe artigiane, setifici, cererie.
Bevagna è questo, ma è anche architettura sacra. Imperdibile la Chiesa di San Michele, edificata nel XII secolo, che accoglie al suo interno dipinti del Seicento, mentre la Chiesa di San Silvestro è un gioiello del tardo Medioevo caratterizzato da un elegante portale su cui poggiano una trifora e due bifore e permette di ammirare bellissimi affreschi di scuola umbra. La Chiesa di San Domenico e Giacomo, infine, insieme alle spoglie del beato Giacomo Bianconi, custodisce diversi affreschi della scuola di Giotto, dipinti del XVI e XVII secolo dell’artista locale Ascensidonio Spacca e altari settecenteschi.

Se si passa da Bevagna nel mese di giugno, non si può che restare colpiti dal Mercato delle Gaite, manifestazione che ricostruisce fedelmente alcuni mestieri medievali che prendono vita all’interno degli angoli più suggestivi del tessuto economico bevanate: la Cartiera, il Setificio, la Cereria e il Dipintore.

Dopo una giornata all’insegna della cultura, non può mancare una sosta culinaria, alla scoperta dei sapori del territorio. Fra i piatti più succulenti abbiamo lumache cotte al carbone con salsa di pomodoro, tagliatelle al tartufo nero, gnocchi al Sagrantino, porchetta di Bevagna. Il tutto rigorosamente accompagnato da un calice di Sagrantino, rosso dal profumo delicato, che ricorda quello delle more di rovo prugna, e si lega perfettamente con il sentore di vaniglia dato dall’affinamento in botti di legno.

 

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