Il miele è un alimento speciale! E fa bene. Ma se ne consuma ancora poco, circa 400 grammi all’anno pro capite, contro i 600 della media europea. Molto molto meno rispetto solo a 30-40 anni fa o addirittura ai secoli scorsi, quando era tra i prodotti naturali più impiegati, dall’alimentazione alla medicina, al benessere. Per far conoscere le sue proprietà e incentivarne il consumo il 9 ottobre a Expo l’Osservatorio Nazionale Miele con il supporto del Ministero delle Politiche Agricole ha organizzato la Giornata delle Api e del Miele.

Honey drip in jarMolto diffuso nel mondo arabo, da cui è arrivato in Italia, passando per la Sicilia, dov’è utilizzato molto nella preparazione di dolci, oggi è spesso demonizzato per il suo alto apporto calorico. A differenza di altri prodotti il miele è l’unico prodotto completamente naturale, tanto che anche la definizione normativa prevede che “al prodotto commercializzato come “miele” non venga aggiunto niente, né tolto niente”. Dunque, come affermano dall’Osservatorio Nazionale Miele “non deve essere addizionato di nessun ingrediente e non deve essere trattato in maniera da eliminarne alcune componenti”. Mediamente il miele è costituito per circa l’80% da zuccheri diversi, principalmente fruttosio e glucosio; il 17% è la parte acquosa e solo il 3% è rappresentato da sostanze diverse, tra le quali sostanze azotate, sali minerali, acidi organici, polifenoli, sostanze aromatiche, tutte, comunque, naturali.

E’ molto buono e nutriente spalmato sul pane o magari su fette biscottate. Fa bene nel latte caldo o aggiunto alla camomilla. E’ consigliato come dolcificante naturale. Oggi lo si trova sempre più di frequente sulle tavole gourmet, nelle sue diverse varietà, per accompagnare formaggi o salumi. Ma il suo uso più diffuso è nella preparazione di dolci, anche a casa. Tant’è che circa il 40% del consumo procapite è rappresentato dal suo uso “nascosto”, nei dolci, appunto, nello yogurt, in cornetti e brioche, nei cereali, anche sottoforma di barrette di cereali, biscotti, caramelle e integratori alimentari.

Tutti i dolci più antichi delle diverse tradizioni regionali italiani, soprattutto del Sud, sono preparati con il miele. Dai famosissimi struffoli napoletani, che si consumano nel periodo natalizio, alle cartellate e i purcidduzzi pugliesi; dai cannaricoli o la pignolata calabresi alle zeppole al riso o ai torroncini siciliani. Ma il vero capolavoro, considerato uno dei dolci più antichi, è il torrone di mandorle o nocciole legate rigorosamente da miele caramellato.

Un tempo molto utilizzato come conservante per alimenti, oggi queste sue proprietà vengono “sfruttate” per la preparazione di prodotti a base di frutta secca come mandorle, nocciole e noci.

Dalla procedura di ottenimento del miele dalle arnie non si butta via niente. La propoli, una resina utilizzata all’interno degli alveari come “cemento” nei buchi tra le celle, è impiegata da secoli per le sue proprietà farmaceutiche. Può essere consumata allo stato puro o impiegata nella preparazione di farmaci. La Pappa reale, invece, prodotta dalle api nutrici, è utilizzata prevalentemente come integratore alimentare. Infine c’è la cera, oggi utilizzata prevalentemente nel settore cosmetico.

 

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