…SECONDO IL CENSIMENTO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI DELLE REGIONI NEL 2013 REALIZZATO DA COLDIRETTI.

cartina italia prodotti tipici
Fonte: CarniatoC’è la pizza ma ci sono anche le Lingue di suocera, gli anicini e il finocchio di Isola Capo Rizzuto, la Parmigiana di Melanzane e la Frittata pasquale, il mozzariello e la mozzarella, fino al fagiolo dente di morto e al pan nero. Sono solo alcuni dei 4.700 prodotti tipici del Belpaese che da tredici anni la Coldiretti cataloga a livello regionale in quella che è divenuta la più ampia e aggiornata mappa delle specialità gastronomiche italiane.

A loro sono affidate le sorti di oltre l’80% dei territori italiani nonché delle località turistiche, non solo estive. Sempre secondo Coldiretti, infatti, per il 35% degli italiani il successo di una vacanza dipende proprio dal cibo e dalle specialità enogastronomiche locali. Il cibo infatti è considerato l’ingrediente più importante della vacanza che batte la visita a musei e mostre, (29%), lo shopping (16%), la ricerca di nuove amicizie (12%), lo sport (6%) e il gioco d’azzardo (2 %). 

Per questo l’Italia è leader mondiale nel turismo enogastronomico a livello mondiale con oltre 24 miliardi di euro spesi dai turisti nazionali ed esteri nel Belpaese per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti tipici, secondo l’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che è destinato alla tavola un terzo (33%) della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia.

La tavola è il vero valore aggiunto delle vacanze Made in Italy e tra tutti gli elementi della vacanza, dall’alloggio ai trasporti, dai servizi di intrattenimento a quelli culturali, la qualità del cibo in Italia – precisa la Coldiretti – è quella che ottiene il più alto indice di gradimento tra i turisti stranieri e italiani. Quasi il 10% dei prodotti alimentari tradizionali censiti sul territorio nazionale si trova in Toscana dove se ne contano ben 463, ma sul podio sale anche la Campania con 387 specialità e il Lazio con 384. A seguire il Veneto (371), il Piemonte con 341 prodotti seguito da Emilia Romagna (307 specialità) e Liguria che può contare su 295 prodotti. 

Lo scorso anno i prodotti censiti erano 4.671, ma rispetto al 2000, quando è iniziato il lavoro di catalogazione a livello regionale, sono più che raddoppiati quest’anno, “sotto la spinta – sottolinea la Coldiretti – della forte crescita del turismo enogastronomico in Italia”.

Qui l’elenco di tutti i prodotti: http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/327

 

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