Impossibile fare a meno delle cipolle novelle o “cipolline” nelle giardiniere sott’aceto o sott’olio. Si potrebbe continuare all’infinito citando i cibi di tanti altri Paesi del mondo come il kebab arabo, la pita greca o il famoso merluzzo alle cipolle tedesco. Ottima la cipolla dolce del Perù. In Cina, che è il maggior produttore mondiale, la cipolla è utilizzata praticamente ovunque. L’Italia è solo il decimo produttore dopo India, Stati Uniti, Turchia, Russia, Giappone, Egitto, Spagna, Olanda. Le cipolle di Tropea vanno meglio per insalate e da consumare cruda con i legumi, altro piatto storicamente caratterizzante dell’alimentazione del Belpaese. La bianca, invece, conosciuta anche come maggiolana, per il periodo dell’anno – maggio – in cui vengono raccolte quelle nuove, è ottima per cucinare, preparare salse e usare come condimento.
Ingrediente fondamentale delle più importanti e diffuse salse italiane come la Bolognese e il Ragù è importante non farsela mai mancare in cucina.
Ricche di vitamine e sali minerali, quando vengono tagliate emanano un odore caratteristico che è dovuto alla forte presenza di solfossidi che, a contatto con l’aria, provoca la classica lacrimazione.
Esistono molte varietà di cipolla e generalmente prendono il nome del luogo dove sono coltivate. Tra le più pregiate, la Ramata di Montoro, la “bianca” di Chioggia e quella “rossa” di Tropea. Con quest’ultima potete preparare quest’ottima Quiche di pasta fillo al basilico con Tacchino Arrosto Snello ricotta e zucchine
Una delle più famose poetesse del ‘900, Wizlava Szymborska, le ha dedicato un’ode!