Il modo più semplice di gustare gli agretti è in insalata, crudi o al vapore – un metodo di cottura da preferire rispetto alla bollitura, per non far disperdere le loro proprietà nell’acqua – e conditi con olio extravergine di oliva, sale, succo di limone o aceto balsamico, o ancora con una prelibata salsina fatta con olio, limone, capperi e acciughe. Uniti a qualche pomodorino rosso, uova sode o petto di pollo, prosciutto cotto o dadini di formaggio, diventano un piatto unico ideale da portare con sé a lavoro, nelle prime giornate tiepide, mentre saltati in padella con aglio e olio sono un contorno da abbinare alla carne o al pesce alla griglia.

Rappresentano poi un ottimo condimento per gli spaghetti o la pasta corta, come le penne e i sedani: si sposano bene con salsicce o pancetta, speck o acciughe, oppure – per un primo completamente vegetariano – ai carciofi, ai pinoli o alla mollica di pane sbriciolata e tostata con un filo d’olio. Una ricetta molto particolare è il pesto, che si prepara come quello al basilico, con olio, parmigiano, aglio, pinoli o mandorle, ma ha un sapore più forte. Da provare anche la frittata – da insaporire a piacere con speck, pezzetti di fiordilatte o di prosciutto o semplicemente parmigiano e pepe –, che può essere cotta al forno per un risultato più digeribile.
Gli agretti, mescolati con ricotta, mozzarella o formaggi morbidi come taleggio e stracchino diventano, infine, un ripieno insolito per golose sfoglie di pasta brisée, crêpe e focacce. Prima di consumarli è necessario metterli a bagno in acqua fredda e bicarbonato per eliminare la terra in eccesso e poi tagliare la parte finale, rossiccia e dura, che non è commestibile.