Il rosso del pomodoro, il bianco dei latticini, il verde del pesto e delle verdure di stagione. La tavola della Nazionale in Brasile avrà i colori della bandiera italiana, con tante ricette della cucina mediterranea, leggere e appetitose.
La pasta sarà immancabile sia a pranzo che a cena, condita con il classico sugo di pomodoro o i pomodorini freschi, ma anche con ricotta, formaggi magri, pesto, ortaggi, aglio, olio e peperoncino; largo anche a succulenti risotti con prosciutto crudo, radicchio e noci, gamberi e zucchine e alle zuppe e vellutate di verdure. E, ancora, gli Azzurri mangeranno un secondo di pesce o carne bianca (pollo, tacchino e coniglio) e naturalmente le verdure, “importantissime per l’apporto di fibre e acqua”, ma che a pranzo, prima degli allenamenti, dovranno essere consumate “con moderazione perché rallentano la digestione. Mentre per cena, la sera, se ne possono consumare tranquillamente porzioni più abbondanti”, continua Gatteschi.
Sempre presente la frutta – ananas, frutti di bosco, fragole – ma non sottoforma di macedonia, “perché nel mix potrebbe esserci qualche elemento che crea fastidio al singolo giocatore”.
Nei giorni delle partite il pranzo sarà meno ricco: pasta al pomodoro o riso integrale, poca verdura, un secondo leggero e tre ore prima del match una merenda a base di carboidrati e proteine. Al termine dell’incontro, si torna subito in albergo per cenare e reintegrare i carboidrati; se non è possibile, “è necessario fare uno snack negli spogliatoi, come un’insalata fredda di pasta, per non far passare più di un’ora, un’ora e trenta al massimo, dal dispendio energico post partita”.
La vera sorpresa della dieta mondiale è però il sale, più abbondante rispetto al solito: a causa del clima caldo e umido del Brasile, infatti, i giocatori avvertiranno di più la fatica e perderanno una grossa quantità di liquidi, che dovranno assumere attraverso una dieta più ricca di sodio (rispetto a quella raccomandata per le persone che hanno uno stile di vita normale).